Come arredare un soggiorno piccolo o con cucina a vista

La zona living è una delle più importanti della casa, proprio perché la si vive per più ore durante il giorno. Arredarla in maniera adeguata, sia che si tratti di uno spazio piccolo che di un open space, significa valorizzarla al meglio. Non servono grandi divani o mobilia di estremo pregio, ma certamente complementi di qualità che diano un tocco speciale.

Spazi piccoli, grande calore

Il soggiorno che si sviluppa in pochi metri quadrati può diventare grazioso e pieno di calore con meno mobili. Delle soluzioni sospese possono far guadagnare spazio calpestabile risultando al contempo un’idea moderna di arredo: linee essenziali e squadrate di fronte al divano diventano superfici ideali per la televisione, scaffali per i libri e piani per utility e soprammobili.

Il divano è il grande protagonista del salotto, il luogo comodo dove rilassarsi e condividere momenti spensierati con amici e familiari. Se un due posti è il massimo che si riesce a collocare in soggiorno può essere un’idea completare la stanza con delle sedute più piccole negli angoli liberi: ad esempio con delle poltroncine o delle sedie complete di cuscino, prestando naturalmente attenzione al tipo di stile che si sta ricreando.

“Less is more” è un concetto che non può che calzare a pennello in un salotto di dimensioni ridotte: bisogna evitare di riempirlo oltremodo per far entrare tutto ciò che ci si è prefissati. Le composizioni a parete e al limite un tavolino tra il divano e la televisione devono risultare sufficienti. I colori chiari, infine, creano un’idea di spazio, mentre il vimini e il rattan conferiscono leggerezza.

Open space: un’idea moderna e funzionale

Avere l’angolo cottura in linea di continuità con il soggiorno è spesso una scelta consapevole, a volte solo una necessità. In ogni caso, si tratta di un modo contemporaneo di organizzare la zona living. Il soggiorno diventa così prolungamento stesso della cucina e ciò esige materiali tessili che possano essere sfoderabili e lavabili, visto che potrebbero impregnarsi degli odori della cottura.

Utilizzare un bancone, un tavolo o persino una libreria al fine di tracciare un’ideale linea di confine è un buon metodo per suddividere i due ambienti. Per quanto concerne gli stili, quello moderno utilizzato anche nei soggiorni più piccoli resta un must, ma è inoltre di tendenza lo scandinavo, con i suoi colori chiari e i materiali naturali.

L’illuminazione dell’open space dovrebbe essere un po’ diversa tra la zona in cui si cucina e quella dove si sosta per rilassarsi: nel primo caso, sono utili luci più forti e magari direzionabili, esistono sospensioni di cui si può regolare l’altezza; nel secondo caso vanno bene faretti, piantane e le opzioni dell’illuminazione dimmerabile al fine di regolarne invece l’intensità.

Il soggiorno comunicante con la cucina, a livello di convivialità, garantisce una serie di vantaggi che vanno dal poter chiacchierare mentre si prepara il pasto anche con chi si trova sul divano, al poter portare la cena in tavola più rapidamente. L’arredo sarà naturalmente differente tra un ambiente e l’altro, tuttavia seguire uno stile di base senza confini netti è sempre auspicabile.