Cucina minimal: consigli ed esempi per uno stile impeccabile
Nei moderni progetti di interior design lo stile minimal è sempre più di tendenza, anche in cucina: l’estetica elegante si unisce al layout lineare e la scelta di elementi d’arredo dalle linee pulite ed essenziali rappresenta la soluzione perfetta per chi ama gli allestimenti dall’impatto visivo semplice e immediato. La cucina minimal è la dimostrazione.
Cucine minimal: i criteri guida di un design di tendenza
Oltre che uno stile di arredamento, il minimalismo è un tema che contraddistingue ogni dettaglio dei suoi elementi e va oltre la mera linearità dei profili: ne sono un esempio gli elettrodomestici hi-tech inseriti in mobili dai colori neutri, ma anche gli accostamenti insoliti di tinte in contrasto e le superfici chiare costruite con materiali innovativi.
L’allestimento di una cucina minimal prevede tre fattori essenziali – funzionalità, organizzazione e pulizia – che non rappresentano un approccio impersonale ma, anzi, richiedono un’accurata selezione e un’attenta disposizione dei diversi elementi. Gli ingombri sono ridotti al minimo, le forme sono raffinate, gli spazi sono ottimizzati e trasformano la stanza dedicata al lavoro in un luogo di condivisione.
Importantissima la scelta dei colori e delle nuances giuste: una tinta cromatica adatta, infatti, valorizza i volumi e permette di ottenere la perfetta collocazione di ogni elemento d’arredo in base alla posizione, all’illuminazione e alla grandezza della stanza. Ciò vale soprattutto in un ambiente di dimensioni poco generose, dove lo spazio è prezioso ed è indispensabile sfruttare ogni singola zona, studiandola con attenzione.
Alla poca illuminazione naturale, invece, si può ovviare scegliendo la fonte di luce più idonea: in questo senso, è perfetta la sospensione a più elementi, che riunisce in un unico supporto diverse forme (con diffusore, a paralume e a lampada libera) e, pur essendo diretta sul piano di lavoro – per esempio, sull’isola centrale – irradia la sua luce allargandola a tutta la stanza.
Il gusto moderno dello stile minimal nella cucina “a pianta aperta”
Perfetta per l’open space, di cui accentua l’ampio respiro, la cucina minimal si inserisce con classe anche in un loft arredato in stile Scandi, dall’accogliente carattere hygge, comodo e accogliente, oppure rigidamente Industrial: in entrambi i casi, infatti, le linee leggere e pragmatiche delle strutture dei mobili si abbinano con i profili essenziali della cucina minimal e creano un interessante risultato d’insieme.
Anche alcuni importanti complementi d’arredo, come l’isola e la penisola, si rivelano preziosi per creare un punto focale che, all’uso, si rivela agile e funzionale.
Centrale, a muro o laterale, l’isola è un elemento molto versatile, assolutamente da considerare nella progettazione delle cucine di design sufficientemente ampie da consentirne il posizionamento.
Inoltre, quando comprende il lavello e il piano cottura l’isola diventa una postazione di lavoro attrezzata, ma può sostituire molto bene il tavolo da pranzo, essere sfruttata come zona studio dei ragazzi, oppure trasformarsi in un’estemporanea stazione di smart working.
La cucina separata dal living: minimal è meglio
Un allestimento in stile minimalista valorizza anche una stanza in cui le pareti restringono le dimensioni, perché crea più zone libere e amplia la sensazione visiva dello spazio utile.
A fare la differenza non sono solo le forme semplici, ma anche i materiali e i colori dei mobili: i rivestimenti tecnici e pratici alleggeriscono ulteriormente il profilo della cucina, le superfici ricercate si inseriscono perfettamente in una stanza che, in questo modo, afferma con decisione la sua valenza estetica, i colori riflettono la luce e amplificano la luminosità dell’intero ambiente.
Generalmente in una piccola stanza si tende ad accentuare la disponibilità delle zone fruibili, pertanto ci si orienta verso finiture in tinta unita, senza troppe decorazioni, mentre i vani contenitori sono estraibili e tengono pochi oggetti in vista, rispettando l’idea di ordine e pulizia.
Per le maniglie dei cassetti si opera una scelta sofisticata ed elegante: saranno a gola o a scomparsa e, in quest’ultimo caso, si azionano attraverso pratici meccanismi touch-open.
Sui top si può scegliere di mescolare varie tipologie di pietre naturali (dal marmo al granito, dal quarzo al porfido), creando un risultato d’insieme armonioso e classicheggiante, oppure insolito e visionario.
Anche il legno contribuisce ad accentuare il tono elegante della cucina minimal: il suo appeal naturale crea un’atmosfera accogliente e rilassante che lascia ai margini la presenza di spazi non particolarmente ampi.
Minimal e total white, l’effetto contemporaneo è servito
Considerato da sempre un “colore non colore”, in realtà il bianco è la fusione di tutte le tinte disponibili e, per questo, riunisce in sé moltissime caratteristiche positive, richiamando la spiritualità, ispirando una sensazione di ricercata semplicità e rappresentando la corrispondenza perfetta con il minimalismo delle forme.
Ideale per i grandi ambienti, la cucina minimal tutta bianca si inserisce benissimo anche in una stanza totalmente o parzialmente separata dal resto della casa, adattandosi con naturalezza a qualsiasi design d’arredo.
Bisogna precisare, infatti, che il colore bianco non è monocromatico: al contrario, racchiude moltissime sfumature, da utilizzare nella progettazione. Per una cucina da inserire in un piccolo ambiente, è meglio scegliere il bianco ottico che aumenta la luminosità; la cucina in open space, invece, preferisce vernici bianche dalle tonalità più calde – opache o lucide – su forme e materiali vagamente vintage che le doneranno un carattere irresistibile.