Che tipo di riccio è il vostro?

I capelli ricci sono molto diffusi, e molte persone pensano che la loro struttura sia più resistente rispetto ad altri tipi di capelli, perché al tatto risultano più rigidi e spessi. Questo è errato, in quanto tale natura determina semplicemente la curva del riccio del capello; ma per il resto, una chioma riccia è fragile e sensibile come una chioma liscia, avendo in realtà anche una maggiore tendenza a spezzarsi.

Da qui deriva l’importanza di comprendere bene che tipo di riccio abbiamo, per potercene prendere cura nel modo giusto e usare prodotti adatti e specifici, che non stressino inutilmente il cuoio capelluto, come ad esempio i prodotti per capelli ricci Davines.

Tipologia 2C: mossi e folti

Quella 2C si può considerare una tipologia molto ampia di riccio. Sono caratterizzati da una radice piuttosto liscia e una lunghezza che tende ad arrotolarsi. Questi capelli hanno una predisposizione naturale a seccarsi facilmente, perciò necessitano di una costante idratazione. L’effetto crespo che deriva dalla secchezza, oltre che rovinare la salute del capello, compromette anche la morbidezza del riccio, che perderà la sua forma curva ed elegante. Con questo tipo di riccio è importante dare volume alle radici, ma senza appesantirle. Da evitare sempre l’“effetto tenda”, in cui i capelli si appiattiscono e sformano le onde dei capelli.

Tipologia 3A: dal diametro ampio

Il tipo 3A prevede un capello morbido e con ampie curve su tutta la lunghezza. La struttura è fine e delicata, perciò è importante prestare attenzione quando si spazzola questo tipo di riccio: se lo si fa con troppa energia o quando i capelli sono bagnati e pesanti, si finisce per spezzarli. In realtà, la cosa migliore da fare sarebbe quella di imparare a districarli con le mani, limitando anche l’utilizzo della piastra, che usata spesso finirebbe per rovinare il riccio. L’asciugatura invece deve essere fatta con l’ausilio di un diffusore, che aiuta a dare volume al riccio in tutta la sua ampiezza.

Tipologia 3B: a spirale

Quello 3B è il classico riccio che le donne vogliono riprodurre con il ferro arricciacapelli. Chi ce l’ha per natura sa quanto possono essere elastici e morbidi questi boccoli. Il riccio qui si manifesta già alle radici dei capelli, perciò bisognerà fare molta attenzione per non rovinarli nel tempo. Se lasciamo indebolire questo tipo di riccio, l’effetto crespo li renderà disordinati e opachi, oltre che fragili. Un aiuto che possiamo dare, oltre che affiancare i prodotti migliori per questo tipo di riccio, è quello di applicare dei bigodini sui capelli ancora bagnati, per mantenere così la piega naturale del boccolo ed evitare di stressarli troppo nei giorni successivi.

Tipologia 3C: a cavatappi

Il riccio 3C viene chiamato tipicamente “afro”, perché tipico delle persone di origine africana. Sono ricci fitti e piccoli, con un diametro inferiore a quello di una matita. È sicuramente il più difficile da gestire per una piega, ma questo non si traduce con una struttura più forte. Questo capello è particolarmente fragile e predisposto all’effetto crespo, che si può combattere solo nutrendo il cuoio capelluto a ogni lavaggio. Se si hanno questo riccio, è meglio lasciar perdere la piastra per lisciare i capelli: il calore eccessivo seccherebbe ancora di più la chioma, senza contare che l’effetto sparirebbe in poche ore, lasciando soltanto dei capelli ancora più deboli.