Il vintage e la moda moderna, rinascita di stile e sostenibilità
Il modo di guardare al passato è cambiato nell’ultimo decennio. Pensiamo a come il mondo del cinema e della TV ci abbia fatto cambiare completamente prospettiva, riproponendo remake di film e serie di 30 o anche 50 anni fa, trasformando il vecchio e stantio in nostalgico e vintage.
“L’effetto nostalgia” è molto di più di una semplice rispolverata a qualcosa di datato, dietro si nasconde la voglia di andare a richiamare un sentimento positivo ispirato da qualcosa di lontano che riporta a tempi più semplici, migliori a volte. Questa voglia di guardare indietro con le lenti tinte di rosa si sta espandendo a macchia d’olio e applicando in qualunque campo, moda compresa.
Il vintage entra nella nostra quotidianità grazie alla riscoperta di elementi di stile che avremmo trovato ripugnanti qualche anno fa (come le spalline anni ‘80) e che adesso vengono riproposti in chiave moderna, con aggiunta di accessori o miglioramenti di design.
Come la fenice dalle ceneri
Ironicamente la tendenza al vintage è una ventata di nuovo, un fresco richiamo al passato che vuole aprirci gli occhi di fronte a uno stile di vita poco sostenibile, usa e getta, senza anima e dannoso per l’ambiente. La rivoluzione green della moda sta portando avanti l’ideale di trasformazione ed evoluzione di qualcosa che già esiste, la rinascita di capi tramite il riciclo di tessuti e materiali riproposti con forme diverse, senza sprechi e con molta creatività.
Il fast fashion a cui eravamo abituati sta pian piano cedendo al upcycle di capi usati, amati e ben tenuti che ancora hanno il fascino nostalgico di qualcosa fatto con attenzione al dettaglio e amore per i materiali naturali. Spopolano i capi pre-amati e le fiere del vintage, soprattutto tra i più giovani. La rivoluzione è anche online grazie a siti (come Thevintagebar) in cui le firme più belle della moda sono senza tempo e non smettono mai di essere trendy.
Capi vintage, non valori vintage
Come fa quindi la modernità a mischiarsi col vintage? Il vintage in sé non basta come statement di stile: il movimento “vintage clothing, not vitange values” è uno schiaffo agli stereotipi imposti dal momento storico a cui il design è legato.
Inserire il vintage nella nostra quotidianità in modo creativo e spigliato è la prova che possiamo estrarre qualcosa di estremamente positivo da qualcosa di molto negativo, spezzando le catene dello stigma che lega un design o uno stile al proprio buio decennio.