Mercato del gas in Italia: come funziona e cosa determina i costi?

Oriana Fallaci / April 26 2022

In Italia l’interesse per il mondo dell’energia del gas naturale è in costante crescita. Fino a poco tempo fa, la gente pagava le bollette senza pensarci due volte, ma oggi si chiede perché sono aumentate così tanto. E come funziona esattamente il mercato del gas in Italia?

A differenza dell’elettricità, le cui fonti di approvvigionamento includono fonti di energia rinnovabile (come il solare, l’eolico, ecc.), il mercato del gas ha una catena di approvvigionamento più complessa ed è strettamente legato all’acquisto da fornitori specifici che sono responsabili di estrarre la materie prime e di venderle alle imprese del settore energetico.

Inoltre, è utile sapere che il settore del gas comprende diverse tappe, dall’acquisto, seguito dalla vendita e alla fine dalla vendita del prodotto finale.

Come viene fornito e come funziona il mercato del gas in Italia?

La prima parte riguarda la fornitura di gas da parte delle aziende, che può essere realizzata attraverso la cooperazione con aziende straniere. Nel nostro paese non viene prodotto gas naturale a sufficienza per soddisfare le esigenze dei clienti.

È quindi per sopperire ai privati, è indispensabile importare il 90 % della materia in questione. Ci sono diversi mercati per il gas, tra cui Algeria, Libia e Russia.

A seconda del prezzo del gas sul mercato, coloro che hanno un contratto protetto pagheranno il prezzo della materia prima su base trimestrale come determinato da ARERA.

D’altra parte, se si sceglie un contratto sul mercato aperto, si possono confrontare le varie proposte e trovare l’offerta mercato gas che meglio si adatti alle esigenze.

cucinare su una stuffa a gas

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Trasporto di gas

Una volta che il gas viene acquistato da ARERA come acquirente unico sul mercato protetto o da una società sul mercato aperto, occorre distribuirlo. Questo è possibile tramite i metanodotti, che nel nostro paese sono gestiti al 90% dalla società Snam Rete Gas.

La realizzazione di metanodotti sul mercato libero è infatti un investimento che esige delle spese difficilmente finanziabili, e per tale ragione non si investe nella realizzazione di sistemi personalizzati di tragitti di gas.

Di conseguenza, il transito viene eseguito con la rete di trasporto citata precedentemente, che è ripartita a livello regionale e nazionale. In tale modo, il gas in eccesso può essere immagazzinato e utilizzato nei periodi di emergenza, durante il periodo invernale. Come il trasporto, lo immagazzinamento è essenziale per evitare il pericolo che il materiale non sia disponibile nei periodi più difficili.

fornello cucina a gas

Ripartizione del gas

La linea di trasferimento è strutturata in modo da offrire una quantità sufficiente di materiale e soddisfare la richiesta. Ciò vuol dire che le regioni più abitate hanno bisogno di una quantità maggiore rispetto ad altre. Quest’ultima è stimata utilizzando dati e misurazioni che sono continuamente attualizzati.

I distributori in Italia sono all’incirca 700, alcuni dei quali sono a livello regionale, altri a livello locale, scelti dopo una gara pubblica. La catena di distribuzione varia a seconda della tensione con cui il gas raggiunge il consumatore.

mercato del gas in italia

Vendita di gas a privati e aziende

Infine, l’ultima fase della catena di approvvigionamento del gas è la vendita del materiale al consumatore. I consumatori devono quindi acquistare il gas dalle società che lo forniscono, cioè dai fornitori di energia con cui hanno firmato un contratto.

Grazie al libero mercato, oggi è possibile scegliere tra diversi fornitori di elettricità e gas, e l’offerta migliore si valuta semplicemente visitando i siti web delle compagnie e controllando i costi della materia prima – gas, trasporto e distribuzione.

piccolo fornello a gas da campeggio

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